La seconda stagione di Sherlock sta per tornare. Il 6 Maggio infatti ritorna il consueto appuntamento della PBS con Benedict Cumberbatch nei panni di Sherlock Holmes, e Martin Freeman in quelli del Dr. John Watson. Nei novanta minuti della prima puntata i due dovranno combattere la criminalità londinese peggiore inclusa la nuova minaccia: James Moriarity (Andrew Scott) determinato più che mai a conquistare il mondo.
Collider ha intervistato in esclusiva una delle attrici della serie, Lara Pulver, l’interprete della dominatrice Irene Adler ed ha parlato di come è diventata parte dello show e di molto altro ancora.
Come sei entrata nel cast? Ti hanno chiamata o ti sei presentata tu per il ruolo?
E’ successo mentre stavo lavorando ad un altro show, Spooks. Mi diedero il copione di Sherlock e lessi qualcosa su un aereo e ne rimasi affascinata tanto da registrarne una mia interpretazione e mandarla agli sceneggiatori. Poco tempo dopo recitai in un provino la parte con Benedict Cumberbatch e il giorno seguente ottenni il lavoro.
Ci sono degli aspetti del personaggio con cui ti identifichi o è interessante perché è completamente diversa da te?
Entrambe. Non sono una dominatrice della notte, ma è stato interessante calarsi in un mondo tra il porno e il burlesque. Ho pensato a quale donna potesse ricordarmela e ho capito che alcune lo facevano per gioco, altre per danaro. E’ la fisicità contro la mente e in questo mi somiglia. A volte emerge un lato, a volte l’altro.
Per diventare una dominatrice invece mi sono documentata su internet e poi ho collaborato con un designer, sono andata a SoHo a Londra dove ho imparato molto su gadget e corsetti e come fare per capire le fantasie umane. Bisogna indossare una maschera che però sembra cadere con Sherlock.
Come descriveresti la relazione tra Sherlock Holmes ed Irene Adler?
Cercano il limite uno dell’altro. Sono per certi versi simili: intelligenti, astuti, ma anche vulnerabili. Portano sempre delle maschere, ma quando sono insieme queste cadono e si mostrano per quello che sono realmente.
Ti ha imbarazzato essere nuda?
Alll’inizio ci pensavo, ma poco dopo ho capito che era come non dover nascondere nulla e poi il fatto di dover analizzare e ascoltare Sherlock ha fatto si che non ci pensassi, che fosse normale come per Irene.
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