<\/a><\/p>\n Il prossimo 31 ottobre, in concomitanza con la celebrazione di Halloween<\/em> la rete americana AMC<\/em> mander\u00e0 in onda la premiere di 90 minuti dell’atteso The Walking Dead<\/a> <\/em><\/strong>serial a base di zombie, survival-horror e reminiscenze post-apocalittiche basato sull’omonima serie a fumetti firmata Robert Kirkman<\/strong>\/Tony Moore<\/strong>.<\/p>\n Bisogna ammettere che dopo aver visto l’incipit confezionato da Frank Darabont<\/strong>, che ricordiamo ha diretto un classico del calibro de Le ali della libert\u00e0<\/em><\/a> e recentemente l’horror The Mist,<\/em> entrambi tratti da racconti di Stephen King<\/strong><\/a>, scopriamo con grande piacere che Darabont \u00e8 un vero appassionato del genere e come tale ci propone uno excursus in quarant’anni di filone appliccandovi una certa sensibilit\u00e0 <\/strong>e attenzione per la caratterizzazione dei personaggi e un occhio per la messinscena di impatto squisitamente cinematografico.<\/p>\n <\/a><\/p>\n The Walking Dead <\/em>a livello visivo mantiene gi\u00e0 dalla prima manciata di secondi le promesse, Darabont sferra un colpo al telespettatore novizio, ammicca al cultore<\/strong> e toglie ogni dubbio a quanti avevano paura che il formato televisivo rischiasse di edulcorare i contenuti del fumetto e l’alta concentrazione di gore di cui il filone vive e sopravvive.<\/p>\n Davvero sorprendente il coraggio con cui si \u00e8 confezionato un prodotto cos\u00ec estremo nel mettere in scena violenza e istinto di sopravvivenza, la macchina da presa non ha alcun timore di mostrare, indugia senza remore alcuna<\/strong> regalandoci immagini di enorme impatto, sicuramente qualcuno storcer\u00e0 il naso, impossibile che non ci si lamenti dei necessari e doverosi eccessi splatter di un prodotto del genere, gi\u00e0 si erano sentiti malumori per la fumettosa e ipertrofica violenza di Spartacus: Blood and Sand<\/em><\/a>, figuriamoci di fronte a morte e decomposizione in bella mostra.<\/p>\n