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L’intervista di oggi, realizzata da TVGuide.com<\/em><\/strong> si occupa del fascinoso quarantunenne Simon Baker<\/strong>, protagonista di The Mentalist<\/em><\/strong>.<\/p>\n

Cos\u00ec inizia a raccontarci come \u00e8 accaduto che Bruno Heller<\/strong>, in cerca di un attore che potesse interpretare il ruolo di Patrick Jane in The Mentalist<\/em><\/strong>,<\/em> sia giunto fino a lui<\/strong>:<\/p>\n

Penso che in realt\u00e0 Bruno sapesse gi\u00e0 che oltre all’aspetto esteriore, in me ci fosse qualcos’altro<\/strong>, qualcosa che andasse aldil\u00e0 della superficie esterna.Per fare la parte di qualcuno che entra nella mente degli altri Heller cercava qualcuno con un’allure magnetica e ha deciso di scegliere me<\/strong>.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

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E’ vero che negli anni ’80, quando facevi degli spot pubblicitari in Australia<\/strong>, non ti passava nemmeno per la testa di considerare il recitare come qualcosa di faticoso<\/strong>?<\/p>\n

Non credevo a chi lo chiamava \u201clavoro<\/strong>\u201d perch\u00e8 tutto ci\u00f2 che facevo era totalmente opposto al lavoro, almeno per come lo intendevo io. Per me recitare era un modo naturale di esprimersi, non una fatica da affrontare.<\/strong><\/em><\/p><\/blockquote>\n

Hai fatto svariati lavori, poi da un certo punto si sono susseguite varie parti in serie tiv\u00f9 come E Street, Home and Away<\/em><\/strong>… Da qui in poi ha sempre dichiarato di amare profondamente il lavoro<\/strong> che sta dietro la produzione<\/strong> di un film<\/strong>. E’ cos\u00ec?<\/p>\n

Ho imparato molto sul campo<\/strong> e ho avuto una visione dell’insieme per quanto riguarda la televisione. Credo che sia importante capire come funziona tutta la macchina dello spettacolo<\/strong>.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

Dopo una serie di parti pi\u00f9 o meno importanti in vari film e serie televisive come The Guardian (CBS<\/em><\/strong>), Baker sente il bisogno di voler cambiare la parte che interpretava pi\u00f9 spesso<\/strong>. Cos\u00ec quando arriva l’occasione di The<\/em> Mentalist<\/em><\/strong>, capisce che non pu\u00f2 farsela scappare<\/strong>.<\/p>\n

E’ successo proprio cos\u00ec: quando ho letto il copione del programma ho capito subito che aveva quella marcia in pi\u00f9 che mancava agli altri<\/strong>.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

C’\u00e8 anche da dire che nello show larga parte viene lasciata allo humor<\/strong>…<\/p>\n

S\u00ec, anche se l’essenza<\/strong> della serie rimane la tragedia<\/strong>.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

Cosa ci puoi dire del rapporto lavorativo che hai con Robin Tunney?<\/strong><\/p>\n

Passiamo molto tempo insieme sul set e mi sono accorto che \u00e8’ una gran lavoratrice<\/strong>. Le piace il suo lavoro e lo fa con passione, inoltre \u00e8 molto affidabile e gentile, la perfetta collega<\/strong> insomma!<\/em><\/p><\/blockquote>\n

Altre curiosit\u00e0<\/strong> su ci\u00f2 che vedremo prossimamente?<\/p>\n

Cercher\u00f2 di dare il massimo<\/strong>, come sempre perch\u00e8 i produttori mi hanno scelto proprio per questo: fascino e dedizione. Non \u00e8 mia intenzione deluderli<\/strong>!<\/em><\/p><\/blockquote>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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