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Deadline<\/em> in vista degli Emmy<\/em> ci regala un’interessante intervista ai produttori di Game of Thrones<\/strong><\/em><\/a> D.B. Weiss e David Benioff<\/strong>, che ci raccontano qualche retroscena sulla produzione della serie epica di HBO – trasmessa in Italia da Sky Cinema e Rai 4 – che con i suoi 5 milioni ad episodio \u00e8 tra le serie fantasy pi\u00f9 costose<\/strong> mai prodotte; dopo il salto, una sintesi rimaneggiata dell’intervista. Vuoi qualcuno che non solo sia giusto per quel ruolo, ma che sappia fare qualcosa che nessun altro potrebbe: \u00e8 il caso di Lena Headey, per Cersei abbiamo provinato dozzine di attrici, tutte interpretavano la tipica regina di ghiaccio; e poi \u00e8 arrivata lei ed era divertente, in maniera maligna: ci ha fatto ridere, come nessuna prima, e ci ha fatto capire come avrebbe potuto essere il personaggio, molto affascinante, tanto da attrarre anche chi dovrebbe conoscerla meglio.<\/em><\/p><\/blockquote>\n I due autori sono alla prima esperienza<\/strong> nel mondo della tv, e non sempre le cose sono state facili:<\/p>\n Ci siamo saltati a pi\u00e9 pari e solo quando abbiamo capito com’era era troppo tardi per tornare indietro; al primo incontro con George R.R. Martin lui ci ha detto, ‘sapete che ho scritto questi libri per essere improducibili (in televisione)’, e che tutto \u00e8 nato dal fatto che ogni volta che sceneggiava lui uno script per qualche programma televisivo, gli dicevano sempre che non c’era abbastanza tempo per girare.<\/em><\/p>\n Noi gli abbiamo detto che avremmo fatto Game Of Thrones, non sapevamo abbastanza di televisione da essere spaventati dal progetto e che molto di quello che volevamo fare era economicamente insostenibile dal punto di vista finanziario.<\/em><\/p>\n Uno dei momenti in cui l’inesperienza si \u00e8 sentita di pi\u00f9 \u00e8 quando, durante la prima stagione, gli autori sceneggiarono episodi da 40 minuti contro il minutaggio di 52\/54 minuti di HBO:\u00a0avevamo pochi soldi e dovevamo scrivere altri 90 minuti di scene, che dovevano essere poco costose, tipo due persone in una stanza.<\/span><\/em><\/p><\/blockquote>\n
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\nA proposito delle molte morti (anche inaspettate), David Benioff<\/strong><\/a> scherza motivandole con la carenza delle roulotte per i camerini, mentre D.B. Weiss<\/strong><\/a> dice che nel loro ufficio di Belfast hanno una serie di fotografie appese al muro e tirano freccette a quelle che non vogliono pi\u00f9; scherzi a parte, gli autori definiscono soddisfacente il vedere ogni anno assegnare un volto ai nuovi personaggi e che spesso questo corrisponde perfettamente all’idea che si erano fatti del personaggio.<\/p>\n