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Joe Gayton<\/a><\/strong> e Tony Gayton<\/a><\/strong>, creatori del nuovissimo show di AMC Hell on Wheels<\/a><\/strong><\/em>, raccontano a The Hollywood Reporter<\/em> la storia dietro la storia, tra vendetta e razzismo:<\/p>\n

L\u2019idea di fare una serie tv storica ci ha sempre attratti. Attraverso i nostri personaggi, possiamo parlare di un\u2019era e renderla pi\u00f9 veritiera possibile, soprattutto riguardo ai problemi dell\u2019epoca, come il razzismo o la durezza della societ\u00e0. Ad esempio, in Hell on Wheel \u00e8 presente uno schiavo liberato e, con la sua storia, cercheremo di fare chiarezza su cosa significasse essere liberi a quel tempo.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

In un progetto ambizioso come Hell on Wheels la ricerca storica \u00e8, ovviamente, uno dei fattori pi\u00f9 importanti:<\/p>\n

Abbiamo cercato di attenerci il pi\u00f9 possibile alla realt\u00e0, con la trama cos\u00ec come la scenografia o i costumi. Un lavoro puntiglioso \u00e8, senz\u2019ombra di dubbio, un obbligo nel momento stesso in cui si decide di lavorare su una serie tv riguardante un determinato periodo. E\u2019 stato un impegno duro e costante ma, ne siamo sicuri, dar\u00e0 i suoi frutti.<\/em><\/p><\/blockquote>\n

Tra sparatorie, colpi di scena e molto altro ancora Hell on Wheels non deluder\u00e0 nessuno, questa \u00e8 una certezza.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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