Willow: ecco perché è stato rimosso da Disney+

di Pask Commenta

Lo show fantasy di recente uscita Willow è stato rimosso dal catalogo Disney+. I suoi creatori spiegano il motivo.

Lo showrunner di Willow, Jonathan Kasdan, rompe il silenzio sulla rimozione della serie da Disney+, spiegando perché è anche favorevole a questa decisione. Sequel dell’omonimo film del 1988, con Warwick Davis nel ruolo principale, Willow è diventato uno degli oltre 40 serie e film rimossi dal servizio di streaming Disney+. Alcuni degli altri originali interessati dalla decisione includono Big Shot, The Mighty Ducks: Game Changers e The Mysterious Benedict Society.

Kasdan, che ha sviluppato la serie Willow, sta ora rompendo il silenzio sul fatto che è stato tolto dalla piattaforma di streaming per cui è stato creato. Lo showrunner offre una prospettiva interessante e ottimista nei suoi tweet, elaborando il modo in cui la rimozione da Disney+ lo riporta ai giorni in cui i film non erano prontamente disponibili e in che modo ciò rende quei progetti più speciali. Kasdan fa sapere che comunque le possibilità di apparire su altri canali oltre a quello Disney sono una reale possibilità:

La notizia della rimozione di diversi titoli da Disney+ è stata discussa all’inizio di questo mese dal chief financial officer Christine McCarthy, durante una chiamata sugli utili, dopo aver rivelato che il servizio di streaming ha perso abbonati nei primi tre mesi del 2023. McCarthy ha osservato che la società era nel processo di “revisione del contenuto sui nostri servizi DTC per allinearlo ai cambiamenti strategici nel nostro approccio alla cura dei contenuti“. Secondo i rapporti, tutto questo fa parte della spinta della Disney per ridurre le perdite e aumentare la redditività. La rimozione aiuta a raggiungere questi obiettivi in ​​quanto facilita il non dover pagare costi aggiuntivi.

Questa strategia ricorda quando HBO Max, sotto la nuova guida, rimosse 90 programmi dalla piattaforma. Alcuni dei titoli più popolari, come Westworld, da allora sono riemersi su servizi di streaming gratuiti con pubblicità come Tubi e Roku come parte di un accordo di licenza. C’è qualche speranza che lo stesso valga per le serie Disney come Willow, ma a questo punto nulla è confermato. Quindi ci auguriamo che Kasdan con la sua risposta ottimista e unica possa dar l’inizio ad un mercato più libero dove, anche tramite licenza, le piattaforme possano permettere la fruizione di alcune serie anche su concessione. L’unico rischio è che se Willow, nome altisonante, possa essere facilmente salva, lo stesso destino potrebbe non arrivare per altre produzioni e con la sempre più preoccupane della sparizione di supporti fisici, si finirebbe per non rivedere più determinate serie.

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