Two And A Half Men 10, Angus T. Jones licenziato per aver definito lo show “spazzatura”?

Dopo Charlie Sheen, un altro protagonista di Two and A Half Men perde la testa: stavolta è il giovane Angus T. Jones, attore assai religioso che ha rilasciato un’intervista a Chris “The Forerunner” Hudson (un teorico della cospirazione che peraltro crede che la rielezione di Obama sia uno dei segni della fine del mondo) invitando i telespettatori della sitcom che lo vede protagonista a guardare altri programmi perché il suo è trash, spazzatura.

Se guadagnaste oltre 300.000 dollari per episodio, sputereste nel piatto in cui mangiate? A quanto pare Angus T. Jones lo fa – e potrebbe aver violato una delle clausole del suo contratto, quella che vieta agli attori di parlare male dei loro show – e con parole non da poco (nel video in basso, dopo il minuto 7:30):

Jake di Two and a Half Men è un personaggio che non ha senso. E Two and a Half Men… beh, se guardate questo show, per favore non fatelo: sono uno dei protagonisti della serie e vorrei non esserlo più, per piacere smettete di guardarlo e di riempirvi la testa di spazzatura, per piacere.

L’attore ha anche invitato i telespettatori a informarsi sugli effetti negativi che la tv ha sul cervello e pare arrivare a definire dannoso il suo stesso show:

La gente pensa che sia solo intrattenimento (…) ma non puoi essere una persona timorosa di Dio ed essere in uno show come questo: non mi sento bene con quello che sto facendo, con quello che la Bibbia dice e quello che faccio in tv.

Network e studio, per la cronaca, non hanno ancora preso posizione sul caso, né lo ha fatto il producer Chuck Lorre: non è neanche chiaro se Jones, con queste sue parole, abbia infranto qualche clausola del suo contratto (ad alcuni attori è impedito di parlar male delle loro serie tv) o abbia anticipato un suo futuro disimpegno dalla serie: dopo aver sostituito Sheen con Ashton Kutcher, comunque, per i produttori non dovrebbe essere un problema rimpiazzare (eventualmente) anche il ‘piccolo’ Jake.

Photo Credits | Getty Images

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