The Walking Dead, intervista a Frank Darabont foto promozionali e un video

di Redazione Commenta

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Se si pensa che qualche anno fa nessuno avrebbe mai pensato di proporre ad un network televisivo un progetto come The Walking Dead, graphic novel ambientata in uno scenario popolato da orde di famelici zombie, ci si rende conto  di come grazie a serial sempre più trasgressivi ed estremi, vedi Dexter piuttosrto che Nip/Tuck, i paletti di ciò che si può mostrare sul piccolo schermo si siano via via spostati in avanti, permettendo alla fine anche alla più estrema e disturbante delle icone horror, lo zombie, di transitare sul piccolo schermo e alla luce del sole.

L’idea di questa serie, che andrà in onda in 6 episodi su AMC, è venuta al regista, sceneggiatore  e produttore Frank Darabont che si è appassionato al genere da quando a 14 anni vide per la prima volta il cult di George A. Romero La notte dei morti viventi.

Darabont, che ha all’attivo due splendidi adattamenti da romanzi di Stephen King Il miglio verde e Le ali della libertà, ha già approcciato durante la sua lunga carriera l’horror sia come sceneggiatore, suoi gli script di Nightmare 3, La mosca 2 e Blob-il fluido che uccide, che in veste di regista nella recente trasposizione su grande schermo di un altro best seller di King, The Mist.

Darabont anticipa che la storia, che affronta uno scenario tipico da devastazione post-apocalittica con un gruppo di scampati al contagio che cerca di sopravvivere e trovare un luogo sicuro, citerà ampiamente l’iconografia romeriana e vorrebbe che diventasse un punto di riferimento per il filone su piccolo schermo, rappresentando per gli zombie quello che Mad Men, altra serie targata AMC,  ha rappresentato per il mondo della pubblicità.

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