La seconda stagione della serie Genius, prodotta da Ron Howard per National Geographic, da il benvenuto all’attore simbolo del mondo latino da trent’anni ad oggi, Antonio Banderas: l’attore è stato scritturato per calarsi nei panni del pittore geniale del ‘900 Pablo Picasso.
L’adattamento del regista Ron Howard della serie di libri di Stephen King The Dark Tower (La Torre Nera) ha avuto un processo di sviluppo incredibilmente elaborato: data la natura tentacolare della serie di libri, Howard, il produttore Brian Grazer e lo sceneggiatore Akiva Goldsman avrebbero previsto un adattamento ambizioso che si snodi in tre film e due stagioni di una serie tv; come si può immaginare, con un programma simile la Universal ha frenato lo sviluppo posticipando il’inizio delle riprese fino ad abbandonare del tutto il progetto.
Henry Winkler sta per tornare in Arrested Development: la serie tornerà su Netflix e l’attore vestirà i panni del consulente legale Barry Zuckerkorn; The Hollywood Reporter ha pubblicato la notizia sulla riunione di Winkler con la famiglia Bluth, con cui dovrebbe apparire in più episodi.
Nonostante le numerose voci l’adattamento tv del libro di Stephen King The Dark Tower non andrà in porto molto presto. La Warner Bros. ha per ora lasciato in stand-by il progetto.
Ron Howard intende comparire in Arrested Development: l’ex attore divenuto famoso per Happy Days e poi diventato noto e rispettato regista di film, farà un passo in avanti dal dietro le telecamere (scusate il gioco di parole) per comparire nella quarta stagione della serie; Howard in precedenza aveva prestato la sua voce come narratore della serie.
Deadline e Tv Guide riportano una curiosa notizia che vede la CBS portata in tribunale da quattro membri del cast della sit-com di culto Happy Days, gli attori Anson Williams (Potsie Weber), Don Most (Ralph Malph), Marion Ross (Marion Cunningham) ed Erin Moran (Joanie Cunningham), all’appello mancava solo il compianto Tom Bosley (Howard Cunningham) mancato ad ottobre dello scorso anno, hanno presentato una querela per 10 milioni di dollari per rottura del contratto e mancati introiti provenienti dal merchandising, che come si sa rappresentano una vera miniera d’oro.
La CBS è l’attuale detentrice dei diritti di sfruttamento dell’amatissima serie che ricordiamo andata in onda dal ’74 all’84 sulla ABC, quindi gli attori pretendono dalla rete i mancati introiti per l’utilizzo delle loro immagini su fumetti, magliette, album, figurine, giochi, porta-pranzo, bambole, macchinine, magneti, biglietti di auguri, copertine di DVD e soprattutto slot machine da casinò che a quanto pare sarebbero molto richieste.
Sembra che Ron Howard non si sia affatto pentito di aver accettato di occuparsi del duplice e ambizioso progetto che vedrà la serie di romanzi fantasy-horror-western The Dark Tower di Stephen King trasposta sia in una trilogia cinematografica che in una serie tv.
Il sito Digital spy riporta alcune dichiarazioni in cui il regista de Il Codice Da Vinci ammette di non riuscire a smettere di pensare a cosa si potrebbe creare con tanto materiale a disposizione, parla di riunioni all’insegna dell’entusiasmo dove si sta pianificando a ritmi elevatissimi con un inarrestabile scambio di idee via mail tra gli autori coinvolti.
Veloce aggiornamento sul progetto The Dark Tower che come vi abbiamo già accennato vedrà il regista Ron Howard, in collaborazione con lo sceneggiatore premio Oscar Akiva Goldsman e il produttore di 24 Brian Grazer adattare la saga fantasy-western di Stephen King, sia in una trilogia cinematografica sulla scia de Il Signore degli Anelli che in una serie tv.
Il sito Deadline New York ci riporta alcune dichiarazioni particolarmente entusiaste del regista Ron Howard che in una telefonata si dice creativamente molto stimolato dal progetto che sembra stia procedendo a gonfie vele.
Lo scrittore Stephen King Intervistato da EW.com si dice molto fiducioso sulla buona riuscita del progetto trilogia cinematografica più serial tv basato sulla sua saga The Dark Tower, fermamente convinto che entrambi i progetti avranno un felice esito, anche perchè lo stile del regista Ron Howard, che ricordiamo si occuperà di entrambe le versioni, afferma King è molto simile al suo, decisamente schietto e visivamente coinvolgente, insomma parla direttamente al pubblico senza troppi formalismi.
King afferma di non avere nessuna paura a confrontarsi con un eventuale censura, ha una bella serie di adattamenti tv sulle spalle per capire in che modo risolvere i problemi che, visti i contenuti della saga dalle corpose venature horror, si troverà inevitabilmente ad affrontare, considerando anche che la NBC è un canale che sfoggia un target di pubblico decisamente vasto e variegato, ma lo scrittore ammette che gli sono sempre piaciute le sfide e questa sarà l’ennesima.
Finalmente gli appassionati di Stephen King potranno vedere realizzato un duplice adattamento da tempo ventilato della saga letteraria Dark Tower, una serie di sette romanzi pubblicati dal 1982 al 2004 che miscelano horror, fantasy e western con elementi sci-fi. La saga diventerà una serie tv prodotta dalla NBC e una trilogia cinematografica prodotta dalla Universal, entrambi i progetti saranno realizzati in sinergia.
I nomi coinvolti nell’operazione dimostrano l’intenzione di rispettare la natura epica e la grandiosità di un’opera così complessa e articolata e quindi per la regia è stato interpellato il veterano Ron Howard che ha già portato sullo schermo con successo due best selller di Dan Brown, lo sceneggiatore Akiva Goldsman che con il regista ha vinto un Oscar per la biopic A beautiful mind e il producer Brian Grazer che con Howard ha collaborato ne Il Codice Da Vinci e in tv è stato executive per il serial 24.
Le news odierne ci regalano due nuovi progetti che coinvolgono tre grandi nomi di Hollywood, i registi Ron Howard e David Fincher e l’attrice Charlize Theron.
Ron Howard da qualche tempo lontano dal piccolo schermo, ultimo progetto la serie Arrested Developmeet/Ti presento i miei in cui era la voce narrante all’interno degli episodi, ha messo i cantiere un progetto tutto suo, una sit-com di cui presumibilmente dirigerà il pilot ancora senza titolo, e in cui si racconta il quotidiano di un ufficio statale americano addetto alle imposte, script affidato al Brent Forrester di The Office.