J.J. Abrams definisce i cambiamenti di Alcatraz come opportunità per migliorare lo show, in una recente intervista a Deadline:
I cambiamenti che sono stati fatti all’interno di Alcatraz hanno portato il programma a migliorarsi e a fare un passo avanti in termini di qualità. Molti li hanno percepiti come segni di cedimento ma, in realtà, è solo indicatore che qualcosa di buono sta avvenendo.
J.J. Abrams e Mark Schwahn hanno venduto a The CW Maine, un hotel drama, ambientato in una locanda del Maine, che ruota attorno al personale e agli ospiti dell’albergo. Per J.J. Abrams si tratta di un ritorno a casa (aveva creato, per l’allora WB, Felicity), mentre per Schwahn un nuovo inizio dopo One Tree Hill.
Ultime novità dal mondo di Undercovers, la nuova serie creata da J.J. Abrams che debutterà a breve negli Stati Uniti sulla NBC. Questa volta tocca a Mekia Cox parlare.
Mekia Cox interpreta Lizzy Gilliam, la sorella di Samatha Bloom (Gugu Mbatha-Raw). Il ruolo era stato precedentemente assegnato a Jessica Parker Kennedy che però ha girato solo il pilot.
J.J. Abrams starebbe pensando ad un nuovo progetto, una serie ambientata su un’isola intitolata Alcatraz (come il famoso carcere di massima sicurezza sito sull’isola della baia di San Francisco). Insieme a lui starebbe lavorando Elizabeth Sarnoff che ha scritto e prodotto la seconda stagione di Lost.
Locke & Key, la serie tratta dai fumetti di Joe Hill (il figlio di Stephen King) prodotta da Alex Kurtzman e Roberto Orci insieme a Josh Friedman è stata acquistata dalla Fox.
A poco meno di un mese dalla messa in onda di Undercovers, la nuova serie firmata J.J. Abrams e Josh Reims, Boris Kodjoe esprime dei commenti direttamente dal Los Angeles Time.
L’attore interpreta Steven Bloom, un agente segreto che lavora al fianco della moglie Samantha (Gugu Mbatha-Raw).
Finalmente l’attesa è finita. Grazie al sito Il Post, siamo in gradi di farvi leggere le prime venti pagine del primo episodio di Undercovers, la nuova serie tv nata dalla penna di J. J. Abrams (già ideatore di Lost, Alias, Cloverfield, Fringe e Super 8) e scritta con Josh Reims.
Prodotta da Warner Bros. e dalla Bad Robot Productions, la serie racconterà l’esilarante storia di Steven (Boris Kodjoe) e Samantha Bloom (Gugu Mbatha-Raw), due improbabili agenti della Cia, arruolati dal loro ex capo, Carlton Shaw (Gerald McRaney) per rioccuparsi del loro vecchio incarico, lasciato per gestire una ditta di catering assieme a Lizzie (Jessica Parker Kennedy), sorella di Samantha.
Molti produttori televisivi sono tornati con nuovi progetti, pronti per questa nuova stagione, ed evidentemente hanno deciso di rimanere sui generi che garantiscono loro maggiore successo. Dopo averci regalato serie del calibro di Inside the Box, Grey’s Anatomy e Private Practice, l’autrice Shonda Rhimes ha deciso che è meglio rimanere nei dintorni dei medical drama, e si propone con Off the Map.
Anche John Wells, produttore del recentemente dipartito ER, ritorna allo stesso genere – il medical – dopo essere passato dal “cop show” con Southland, dal thriller con Smith e dalle scene del crimine con Evidence. Il nuovo medical non ha ancora un titolo.
Quali sono i cinque migliori autori di serie tv americani? Tvovermind prova a scegliere nel mucchio ponendo tre paletti: non vengono considerati quelli che hanno messo a segno un solo colpo come Marc Cherry (Desperate Housewives) e Eric Kripke (Supernatural); non vengono considerati quelli che hanno creato due grandi serie, ma una è spin-off come Shonda Rhimes (Grey’s Anatomy e Private Practice); le serie devono essere attualmente in onda (motivo per cui non compaiono David E. Kelley e Aaron Sorkin).
Veniamo alla classifica: al quinto posto si piazza Alan Ball il creatore di True Blood, che in passato aveva inventato Six Feet Under; al quarto posto troviamo Josh Schwartz che, dopo gli ottimi risultati di The O.C., continua a creare serie di successo come Gossip Girl e Chuck. Per le tre posizioni principali continuate dopo il salto.
Il prossimo progetto di J.J. Abrams (creatore di Lost, Fringe e Alias, co-produttore di Star Trek), si chiama Undercovers, una serie tv spionistica a metà strada tra Mr. & Mrs. Smith e The Bourne Identity, racconterà la storia di un marito ed una moglie, Steven e Samantha Bloom, che in realtà sono agenti sotto copertura e dovranno riuscire a coniugare la loro vita privata con il mestiere di spia.
L’attore Boris Kodjoe, probabilmente più conosciuto per il suo ruolo brillante nella serie Soul Food, è stato scelto come protagonista maschile nell’episodio pilota per la NBC. Josh Reims è già a lavoro per scrivere la sceneggiatura, mentre lo stesso J. J. Abrams potrebbe curarne la regia.
Mancano appena otto settimane al debutto della stagione finale di Lost, e già molti di noi accusano gravi sintomi da carenza di J.J. Abrams. La notizia positiva è che ci sono alcune interessanti novità circa la prossima avventura televisiva di Abrams, un progetto intitolato Undercovers.
Si tratta di una serie che parla di “spie sposate”, e Abrams sta sviluppando questo progetto per NBC; il tutto è stato descritto come un connubio tra Mr. and Mrs. Smith, lo spy movie che vede come protagonisti Brad Pitt e Angelina Jolie, e The Bourne Identity, anche se il tocco di Abrams si farà sicuramente sentire.
Il prossimo progetto di J.J. Abrams, padre di Lost e Fringe, ha finalmente un nome: Undercovers.
La serie, che verrà prodotta dalla Bad Robot di Abrams e dalla Warner Bros., verrà trasmessa dalla NBC probabilmente già nella prossima stagione televisiva.
Undercovers, fiction spionistica a metà strada tra Mr. & Mrs. Smith e The Bourne Identity, racconterà la storia di un uomo e una donna, marito e moglie, che in realtà sono agenti sotto copertura e dovranno riuscire a coniugare la loro vita privata con il mestiere di spia.
![lost []](http://www.serietivu.com/wp-content/uploads/2009/06/lost-.jpg)
J.J. Abrams, creatore e produttore del progetto Lost, uno dei serial cult che ha dato il via a tutta una sequela di serial next-generation, ha intuito che il suo progetto per stile e complessità era molto simile ad un progetto cinematografico e richiedeva una colonna sonora di un certo spessore, per questo il produttore/regista si è rivolto al suo compositore di fiducia Michael Giacchino, che per lui ha curato il suo esordio su grande schermo, Mission impossible 3 e l’ultimo capitolo cinematografico della serie Star Trek.
Giacchino non si è certo risparmiato e come aveva fatto già per l’altro serial cult di Abrams, Alias e le prime tre stagioni di Lost, sforna una corposa serie di tracce, ben 26, tutte molto coinvolgenti e con una personalità ben delineata che permettono un piacevole ascolto che va oltre le sequenze televisive.