Ci sono diversi momenti che hanno cambiato completamente la storia di autentici capolavori tra loro connessi, come nel caso di Better Call Saul e Breaking Bad. Autentiche sliding dors, che possiamo prendere in esame più da vicino in queste ore per comprendere i bivi per alcuni personaggi e le scelte sbagliate che hanno poi generato conseguenze catastrofiche per tutti a lungo termine.
Ancora oggi, a distana di alcuni dalla fine dello show, si parla con insistenza di Better Call Saul, da molti definito un autentico capolavoro nell’ambito dei prequel. A conti fatti,
Ci sono serie tv che, nonostante siano ormai “chiuse” da tempo, continuano ad attirare la nostra attenzione, come abbiamo avuto modo di constatare a proposito di Better Call Saul in questi anni. Effettivamente, in tanti sono curiosi di capire alcuni aspetti specifici che hanno determinato la realizzazione di alcuni personaggi, che a quanto pare in un primo momento erano stati concepiti in modo diverso.
Ci sono ancora alcuni utenti scettici nei confronti di quello che potremmo definire piccolo capolavoro, parlando di Better Call Saul. Già, perché la sua capacità di fare la differenza puntata dopo puntata, con ritmi in crescendo, per forza di cose merita un approfondimento.
Vale la pena guardare “Better Call Saul” se hai amato “Breaking Bad”? Assolutamente. Ma lascia che ti avverta: non è come ti aspetti. Questo prequel è la sua bestia, ed è questo che lo rende davvero affascinante. A differenza dell’esplosivo dramma in faccia di “Breaking Bad”, “Better Call Saul” fette con una sottigliezza affilata come un rasoio. Se stai cercando la stessa scarica di adrenalina dei giochi mentali di Walter White e degli stalli intensi, potresti dover modificare le tue aspettative. Jimmy McGill, che si evolve in Saul Goodman, porta sullo schermo un altro tipo di genialità.