Lost Angels, intervista al creatore Frank Darabont

di Felice Catozzi Commenta

Lost Angeles

Dopo la sua uscita da The Walking Dead, in molti aspettano con curiosità Lost Angels, nuovo prodotto TNT sceneggiato da Frank Darabont che, ambientato nella Los Angeles degli anni ’50, racconta l’epica battaglia tra un coraggioso poliziotto e un pericoloso gangster; Collider ha intervistato Darabont e Michael Wright, capo della programmazione di TNT.

Partiamo proprio da quest’ultimo, dettosi eccitato per la serie, propostagli un anno fa e rivelatasi addirittura meglio della proposta:

E’ raro che qualcosa sia meglio sullo schermo che non su carta e questo è un testamento a Frank.

E proprio Darabont ha spiegato che sebbene Lost Angels sia basato su eventi veri, gli autori si sono presi delle libertà creative:

Ci siamo dati delle licenze creative, il libro è la base di partenza, ma anche un trampolino di lancio per la nostra idea di quello che un noir dovrebbe essere: seguiremo la realtà storica ma ci saranno anche storie sotto la storia che saranno totalmente inventate.

L’autore ha aggiunto di essere stato sempre attratto dal ‘ventre’ della Los Angeles degli anni ’50, molto attraente e sexy:

Dopo la guerra Los Angeles si stava espandendo e la mafia voleva prendere il controllo, la corruzione era diffusa e c’erano più poliziotti sul libro paga della mafia che puliti.

Ad oggi Lost Angels ha solo sei episodi, con cui Darabont abbozzerà il potenziale della serie, che, se ci sarà bisogno, non esiterà a prendere pieghe dark; spiegano l’autore e Wright:

Graffieremo solo la superficie di quello che possiamo ottenere dal libro, sarà come una tappezzeria multistrato per una storia più ricca, con i drami serializzati più vai avanti più vai in profondità.

Saremo dark quanto sarà necessario per raccontare la storia in maniera giusta, useremo l’approccio di sempre, non essere gratuiti ma veritieri: il nostro approccio con Frank è stato, qualunque cosa fai sii veritiero.

Se lo show avrà successo ci saranno ulteriori stagioni, anche se non lunghissime; dice Wright:

Ci sono show che beneficiano di meno episodi, che siano sei, otto o dieci: Falling Skies è un successo e lo abbiamo portato a dodici episodi, ma non andremo oltre; con uno show come Lost Angels ci piacerebbe fare più episodi, ma sarebbe sciocco arrivare a 22.

Aggiunge Darabont:

E’ un drama storico, è uno show complicato da fare, è già una sfida fare sei episodi, non ne faremo 20.

L’autore ha anche detto di amare sia Jon Bernthal che Jeffrey DeMunn, aveva in mente due ruoli per loro e “grazie a Dio” hanno accettato; lo show è molto ‘maschio’, ma Darabont non si dice preoccupato perché “alle donne piace vedere uomini sexy e duri“.

Ad oggi la serie è girata a colori, ma Darabont non ha escluso l’utilizzo di scene in bianco e nero: gli autori ci hanno pensato e chissà che, come successo con The Walking Dead su AMC, anche TNT non proponga prima o poi un Lost Angels d’epoca!

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