Heroes 4, parla Masi Oka

di Redazione Commenta

Masi OkaIn attesa della ripresa di Heroes, prevista per l’11 gennaio, l’attore Masi Oka, interprete di Hiro Nakamura, ha rilasciato un’interessantissima intervista a Fancast, dove anticipa succulenti notizie sul suo personaggio e le vicende che o coinvolgeranno nei nuovi episodi. Riportiamo gli stralci più significativi della conversazione.

Come sarà il viaggio di Hiro nel corso dei prossimi sei episodi confrontati a quelli visti fino ad ora nella quarta stagione?

Hiro è sicuramente più motivato. Ha tre obiettivi specifici da compiere: combattere il suo tumore al cervello, occuparsi del salvataggio di Suresh ed infine trovare Charlie.

A proposito di Samuel, si dice che dividerà gli eroi che conosciamo in due fazioni in guerra, è vero?

Una grande prova di forza sta venendo su, e comporta l’attraversamento di nuovi percorsi per molti personaggi.

È difficile dire addio a Adrian Pasdar? Dopo tutto, Hiro e Nathan sono stati due dei principali eroi dalla prima stagione.

Senza dubbio. Adrian, prima di tutto, è stato il mio mentore, mio fratello, mio amico. Lui è un collega che ho sempre rispettato e ammirato. Ci mancherai l’energia positiva che ha portato sul set, ma mentre io ho perso Nathan Petrelli, ho guadagnato Adrian Pasdar come un amico di vita.

Come è stato il ricongiungimento con Mays Jayma all’inizio di questa stagione?

E’ stato fantastico. Io amo Glee, e penso che lei è grande in questo senso. Mi è piaciuto molto il ricongiungimento con il suo gioco di straordinari effetti speciali.

Uno dei motivi ricorrenti di Heroes è stata la sua tendenza a usare il tempo per cancellare gli eventi cattivi, rischiando di togliere tanta tensione drammatica alle storie. L’effetto utilizzato potrebbe frenare il prosieguo della serie?

Ad essere onesti, questa è una domanda difficile, perché le regole cambiano ogni anno. Questo aspetto è legato solo alla natura del racconto, che è molto difficile da gestire. Gli scrittori hanno una certa libertà creativa, ma speriamo che il pubblico non bada solo sugli aspetti tecnici e si concentri sulle sorprendenti dinamiche della serie.

E se lo dice lui, c’è da crederci!

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