Ieri una delle sale riservate ai cosidetti panels, ha visto uno delle firme più prestigiose della rivista Entertaiment Weekly, Lynette Rice, moderare l’incontro tra i fan del serial Fringe, gli attori protagonisti Anna Torv (Olivia Dunham), Joshua Jackson (Peter Bishop), John Nobel (Dr, Walter Bishop) Jesika Nicole (Astrid Farnsworth) e il team di produttori e autori della serie tv prodotta da JJ Abrams.
I produttori Jeff Pinker e l’attore Joshua Jackson ringraziano il numeroso pubblico intervenuto, scherzano sulle defezioni dell’anno scorso dovute al solito Lost e alla sua debordante popolarità qui al Comic-Con.
Alle critiche che hanno colpito il serial al suo esordio indicandolo come una sbiadita imitazione di X-Files, il produttore Robert Orci risponde:
è sempre la stessa storia, quando è uscito Alias si parlava di una scopiazzatura del franchise di Mission Impossible, poi quando è uscito Mission Impossible 3, si è parlato di brutta copia di Alias, non si possono assolutamente prendere in cosiderazione questi metri di giudizio.
Alla domanda se una storia tra Olivia e Peter inciderebbe negativamente sul loro lavoro, Jackson scuote la testa, (il pubblico in sala invece non sembra affatto d’accordo). Orci aggiunge che anche la nuova serie sarà improntata sulle realtà alternative e Leonard Nimoy, il mitico Spock di Star Trek, farà la sua comparsa in svariati episodi, ma per i l momento nessun personaggio fisso per lui.
Altre anticipazioni: vedremo Astrid in azione sul campo; Peter scoprirà il segreto di Walter e di essere il Peter di una realtà alternativa e ciò destabilizzerà la situazione tra padre e figlio (a metà della seconda stagione ci sarà un episodio molto brutto); la presenza dell’osservatore sarà incrementata-
Alla richiesta di qualche chiarimento sulla sparatoria che ha coinvolto Charlie, il personaggio interpretato da Kirk Acevedo, Orci ha affermato le voci sulla sua scomparsa sono esagerate, Kirk fa sempre parte della famiglia (almeno nella realtà alternativa). A buon intenditor…