Il tormentone del giorno gravita attorno a Wanna Marchi morta. No, nessun annuncio ufficiale da portare alla vostra attenzione, in merito ad un personaggio finito nuovamente sotto la luce dei riflettori soprattutto per il lancio di una serie Netflix che a quanto pare analizza tantissime sfaccettature della diretta interessata. Ne abbiamo parlato non molto tempo fa con un altro articolo sul nostro magazine. Oggi tocca concentrarsi su altri elementi, perché come al solito alcuni siti in rete utilizzano giochi di parole per invogliare i lettori a cliccare sul nulla assoluto.

Wanna Marchi morta dalla percezione che si ha per alcuni titoli: ancora una bufala oggi in Italia
Senza girarci troppo intorno, vi dico subito che la storia di Wanna Marchi morta sia soltanto figlia di alcuni titoli che con il giornalismo non hanno nulla a che vedere. E questo va detto prima di ogni altra cosa, a prescindere dalla considerazione che avete maturato nei confronti di questa donna. Se siamo al cospetto di un’altra bufala oggi, dunque, la causa va ricercata solo ed esclusivamente nel clickbait di alcuni sitacci, i quali raccontano altri aspetti della sua vita, con titoli che lasciano pensare al peggio. Una situazione dalla quale non se ne viene fuori a quanto pare.
Del resto, basta seguire alcuni canali vicini alla diretta interessata per prendere atto che la storia di Wanna Marchi morta sia una fake news. In questo caso, però, parlare di vera e propria bufala non è appropriato, in quanto la strategia adottata da alcuni per ottenere qualche click in più è ormai chiara. Giocare con le parole, dire e non dire, ma lasciando credere che il personaggio famoso di turno sia passato a miglior vita. Ormai l’eccezione sta diventando uno standard, alimentando spesso e volentieri disinformazione.
Anche a voi è capitato di leggere titoli che hanno lasciato pensare a Wanna Marchi morta? Il processo fu lungo e complesso, con Wanna Marchi e Stefania Nobile che si dichiararono sempre innocenti, sostenendo di essere state vittime di un complotto mediatico. Tuttavia, le prove a loro carico erano schiaccianti. Nel 2006, Wanna Marchi fu condannata in primo grado a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’estorsione, pena poi ridotta in appello e confermata in Cassazione. Anche Stefania Nobile ricevette condanne significative. Dopo aver scontato la pena, Wanna Marchi ha tentato di tornare sulla scena mediatica, rilasciando interviste e partecipando a programmi televisivi.