Rocco Siffredi e Supersex, la serie Netflix con chiarimenti su Tommaso Tano da analizzare

di Pask Commenta

Opportune precisazioni a proposito della serie tv più chiacchierata del momento in Italia

Ci sono un po’ di precisazioni che occorrono su Tommaso Tano, presunto fratello di Rocco Siffredi nella serie Supersex. L’attore, nome d’arte di Rocco Tano, è un ex attore pornografico italiano, regista e produttore di film per adulti. Considerato uno dei più famosi pornodivi al mondo, la sua vita è ora al centro della serie Netflix Supersex, uscita il 6 marzo 2024.

Tommaso Tano
Tommaso Tano

Tommaso Tano non è il fratello di Rocco Siffredi

Rocco Siffredi ha un fratello emigrato a Parigi, ma non si chiama Tommaso Tano, come evidenziato da addetti ai lavori. La serie, composta da sette episodi, è liberamente ispirata alla vita di Siffredi e ripercorre la sua ascesa da umile ragazzo di provincia a star internazionale del cinema a luci rosse. La narrazione si concentra non solo sul suo successo sfrenato, ma anche sugli aspetti più intimi e controversi della sua vita privata, esplorando temi come l’amore, la famiglia, il dolore e la dipendenza.

Nel cast, Alessandro Borghi veste i panni di Siffredi, affiancato da attori del calibro di Jasmine Trinca e Adriano Giannini. La regia è di Matteo Rovere, già noto per film come “Veloce come il vento” e “Il primo re”.

Supersex non è una semplice biografia, ma un’opera che ambisce a scavare a fondo nell’animo di un uomo complesso e contraddittorio. La serie non si limita a celebrare il successo di Siffredi, ma ne indaga anche le fragilità e le ombre, mostrando il prezzo umano pagato per la sua fama.

La critica ha accolto la serie con pareri discordanti. Alcuni hanno apprezzato la sua audacia e il suo coraggio nel affrontare un tema scomodo come il sesso in maniera realistica e non edulcorata. Altri invece hanno criticato la serie per la sua eccessiva enfasi sul lato pruriginoso della vita di Siffredi, accusandola di essere più un prodotto di intrattenimento che un vero e proprio ritratto biografico.

Al di là delle critiche, Supersex ha il merito di aver acceso un dibattito importante sulla sessualità e sul ruolo che essa ha nella nostra società. La serie ci invita a riflettere su temi come il voyeurismo, l’oggettivazione del corpo e il confine tra realtà e finzione.

Indipendentemente dal giudizio personale, Supersex è una serie che non lascia indifferenti. Un ritratto controverso e intimo di un uomo che ha fatto del sesso la sua ragione di vita, con tutte le luci e le ombre che ne derivano. Oltre alla serie Netflix, la vita di Rocco Siffredi è stata oggetto di numerosi libri, documentari e articoli di giornale. Siffredi stesso ha pubblicato diverse autobiografie, tra cui “Rocco. La mia storia” e “Confessioni di un pornodivo”.

La fama di Siffredi ha travalicato i confini del cinema a luci rosse, rendendolo un’icona pop a livello internazionale. Ha partecipato a reality show, programmi televisivi e film mainstream, diventando un personaggio controverso ma allo stesso tempo affascinante.

Supersex è solo l’ultimo capitolo di una storia lunga e travagliata. Una storia che ci interroga sul rapporto tra sesso e società, tra fama e vita privata, tra realtà e finzione. Tuttavia, alcuni chiarimenti su Tommaso Tano, assai romanzato nei panni del fratello di Rocco Siffredi, erano necessari.

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