The White Queen premiere, recensione del nuovo show BBC One (la cui storia ha ispirato Game of Thrones)

di Felice Catozzi Commenta

The White Queen

Ha debuttato nei giorni scorsi scorsi su Starz – e ancora prima su BBC One negli Stati Uniti – la serie The White Queen ,drama storico che ripercorre la Guerra delle due rose (1455-1485) ed è in particolare incentrata su tre donne coinvolte nel lungo conflitto per il trono d’Inghilterra: Elizabeth Woodville (la regina della Rosa Bianca), Margaret Beaufort (la regina della Rosa Rossa) ed Anne Neville (la futura regina).

Se cercate accuratezza storica, The White Queen non è assolutamente il prodotto che fa per voi, si parte infatti con Elizabeth Woodville (Rebecca Ferguson), vedova di un lord minore tifoso dei Lancaster che dopo essere stata quasi violentata dal Re Edward IV d’Inghilterra (Max Irons) finisce per sposarlo anche grazie alle trame della di lei madre (Janet McTeer); la nostra diventerà anche regina legittima, ma dovrà ben presto fare i conti con lo stress di dover dare un erede al trono, senza dimenticare di guardarsi le spalle da Richard (James Frain), sedicesimo conte di Warwick e cugino di Edward che vuole deporlo per rimpiazzarlo con suo fratello George (David Oakes).

Faremo poi la conoscenza Lady Margaret Beaufort (Amanda Hale), donna assai religiosa che spera sul trono possa salire suo figlio Henry Tudor (Oscar Kennedy da giovane e Michael Marcus da più grande) e di Lady Anne Neville (Faye Marsay) figlia di Warwick che per salvare la famiglia, a rischio rovina quando le macchinazioni di suo padre falliscono, dovrà sposare il crudele Edward, principe del Galles (Sonny Ashbourne).

Ben sceneggiato ma poco accurato storicamente, The White Queen è un prodotto che diverte senza avere molte pretese di verità storica (anche considerato che verso la fine dell’episodio scopriamo che non uno ma ben due personaggi hanno poteri magici), e sebbene la guerra dei Roses abbia ispirato niente meno che George R.R. Martin, qui più che davanti a Game Of Thrones ci ritroviamo davanti a un – con rispetto parlando per lo show di Julian Fellowes Downton Abbey in tono minore, tra intrighi, trame e varie correlazioni tra i personaggi.

Non saranno insomma i fasti di The Tudors o The Borgias – serie che anche dal punto di vista visivo (tra sesso, battaglie e sangue) ci regalavano più soddisfazioni – ma se gli intrighi di corte vi appassionano, le stroncature dei giornali inglesi non vi interessano e la scarsa storicità non è un problema, The White Queen è il prodotto che potrebbe fare per voi.

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