Da Vinci’s Demons: presentazione al New York Comic-Con 2012

In questi giorni si sta svolgendo l’edizione 2012 del Comic-Con a New York; per l’occasione abbiamo raccolto una serie di dichiarazioni che David S. Goyer ha rilasciato insieme a Tom Riley, Laura Haddock e Lara Pulver a proposito della serie Da Vinci’s Demons, alla quale il produttore ed i tre attori stanno lavorando e che probabilmente vedrà la luce nel 2013 e parlerà della vita del giovane Leonardo Da Vinci e di come abbia ideato alcune delle sue invenzioni ed opere d’arte che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia.

David S. Goyer ha dichiarato, a proposito dell’idea:

Sicuramente è un progetto molto distante dai lavori che ho realizzato finora: mi sono principalmente dedicato ad armi da fuoco e supereroi, ma poi ho realizzato che Da Vinci è stato l’ideatore delle macchine per volare ed è un genio della modernità, oltre al fatto che sono rimasto stregato dalla Monna Lisa, perciò lavoro da circa tre anni a questo progetto, che è rimasto sempre nel mio background di produzione.

Lara Pulver ci ha parlato del suo personaggio:

Clarice è una manipolatrice, un personaggio che imparerete ad amare nel corso della serie, dato che il suo ruolo è visto, ma non particolarmente sentito nei primi episodi, ma devo dire che la scoperta del mio personaggio è un crescendo di coinvolgimento.

Tom Riley ci parla invece del perchè si è scelto di rappresentare la vita del giovane Leonardo:

La vita di Leonardo è stata costellata da un sacco di eventi che ancora adesso non riusciamo a comprendere completamente e rappresentare la sua giovinezza potrebbe essere una maniera per scoprire non solo il suo lato artistico e scientifico, ma anche altri aspetti della sua personalità, come quello dell’azione e dell’avventura; è una buona occasione inoltre per vedere cosa vuol dire essere un piccolo ragazzo con quel cervello, costretto in una realtà ed in un periodo che fondamentalmente tende a soffocare la sua creatività.

Laura Haddock parla infine dei costumi:

La serie è ambientata in un periodo del Medioevo nel quale il senso dei costumi e della moda era particolarmente sentito e per ricreare quest’atmosfera abbiamo lavorato con un genio della moda, che è riuscito a combinare il gusto del passato con alcuni stratagemmi moderni; non posso che restare a bocca aperta quando vedo gli abiti che indosso tutti i giorni sul set, che sono fatti da migliaia di mani sapienti e per me è eccitante tutto questo.

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